“Come nasce un grande vino” – dal numero di Febbraio 2011 di “Il MIO VINO”
Potenza fa rima con suadenza
Sono le caratteristiche del Terre Nere 2007, un rosso salentino prodotto da una giovane e dinamica azienda, Pirro Varone, nelle assolate campagne a due passi dal mar Ionio
Il Salento ha un cuore, dice un azzeccato slogan,a sottolineare, probabilmente,che Manduria – il cuore in oggetto – è equidistante da Taranto, Lecce e Brindisi, le tre maggiori città della penisola pugliese che si incunea tra Adriatico e Ionio.
Prima terra d’approdo delle navi provenienti dall’Oriente, dalle lande da cui si dice abbia origine la maggior parte dei vitigni presenti sul suolo italico.
Non fanno eccezione,anche se tra gli studiosi di archeo-viticultura ci sono quelli che la pensano al contrario, il primitivo e il negroamaro, che proprio nelle campagne intorno a Manduria, là dove si appiattiscono le Murge Tarantine, trovarono già secoli fa terre elette.
In una via del mirabile centro storico di Manduria, città fondata dai Messapi, abili allevatori di cavalli, si trova la sede dell’azienda Pirro Varone, in attesa che sia pronta la nuova cantina tra i 14 ettari di vigne proprie, in località Sorani, nella morbida campagna che in pochi chilometri va ad affacciarsi sullo Ionio.
Qui il terreno si distingue per sostanze, conformazioni e anche tonalità cromatiche diverse. C’è un’area di origine
erosiva poco profonda, ricca di calcare e di sostanze organiche, di potassio e ferro (e per questo dal colore rossiccio) e un’area di origine alluvionale, profonda, appoggiata su argilla e roccia tufacea, ricca di sostanze provenienti dal la decomposizione di antica vegetazione, che ha l’effetto visivo di colorare di grigio intenso, a tratti di nero, il suolo.
Da questa zona arrivano le scure uve di negroamaro che alla Pirro Varone trasformano in un eccellente Salento Igt Negroamaro, etichettato, manco a dirlo, Terre Nere. Un vino per il quale, dicono i nostri esperti, bisognerebbe fare almeno una ola, come allo stadio quando entra un fuoriclasse.
Nel nostro caso la fuoriclasse è stata l’annata 2007, davvero superlativa, anche nel prezzo, circa 10 euro in enoteca. Peccato che alla Pirro Varone ne abbiano fatte solo 15 mila bottiglie, su una produzione annua complessiva di 120 mila “pezzi”. Però………(cont.)